25 gen 2020

Insoddisfazione




Il secondo post è sempre il più difficile nella carriera di un artista...
(ispirato alla canzone di Caparezza).

Una volta, avevo circa 18 anni, una mia cugina più grande mi disse: dopo i 18 anni gli anni volano, vedrai!

Naturalmente, come ogni persona giovane, non le ho creduto.
Naturalmente, aveva ragione.
Il tempo, questo mistero! 
Un grammo d'oro non può comprare un grammo di tempo. 
Proverbio cinese.
Mistero misterioso, che sembra molto lontano in maniera inversamente proporzionale alla propria età. 
Ovvero: più si è giovani più una certa età sembra lontanissima.
A 16 anni i 40 mi sembravano lontani come stelle nello spazio, ed invece... eccoli qua. 
Con la sensazione che " potevo fare di più ".
Si, potevo fare di più; non è una sensazione, è un dato di fatto.
Un lavoro ce l'ho?
No, fare la casalinga non è un lavoro, non ti pagano, quindi non lo è.
Lo è solo se lo fai in una casa non tua, in questo caso si chiama colf.
Aggiungo inoltre che per le statistiche Istat la casalinga fa parte della " popolazione non attiva ", ovvero NON alla ricerca di un lavoro, insieme agli studenti, agli inabili, ai pensionati e alle persone con pene carcerarie inferiori ai 5 anni.
Hai letto bene, si, ho scritto correttamente, controlla pure su Google, non mi offendo.
Se non è mancanza di rispetto questa, io non so proprio cosa lo sia. 
Stiamo parlando di più di 7 milioni di donne, in Italia.
Eh si, tale definizione vale anche per le donne che ovviamente lavorerebbero se venissero prese in considerazione pur essendo sposate, e, ancora peggio, madri!
Non credo che 257.000 donne laureate abbiano preso come scelta ideologica lo stare a casa senza uno stipendio, e dunque senza  soldi propri, e che abbiano studiato per mero amore di cultura personale.
A proposito di soldi propri, o soldi in generale, sembra che i figli delle casalinghe non siano poi così tanti: solo il 40% delle stesse ha figli. 
Quindi, il 60% delle casalinghe italiane non ha figli. 
Di fatto non ha abbastanza soldi per averne. 
I dati parlano chiaro: con la diminuzione del reddito in famiglia, la natalità scende a picco. 
Quindi NON è una scelta.
 E come spesso accade, quello che non si sceglie, causa sofferenza. 
Specialmente se già a 4 anni giocavi con i bambolotti portandoli nel passeggino, e mai avresti pensato di non poter avere figli; e bada bene, sto parlando solo del non poterli avere, non del non poterli concepire fisicamente per ragioni di salute. 
Sento molto spesso, praticamente ogni giorno in giro per i commenti della rete, di donne che, pur avendo anche un lavoro fuori casa, sono assolutamente insoddisfatte, per non dire infelici. 
Molto male, molto male.
E poi ci si stupisce che la gente impreca al semaforo ? 
Due conti sono presto fatti: se tu sei infelice al lavoro, lavori 8 ore al giorno,  rientri a casa ancora con il nervoso addosso, e per tutta consolazione ti trovi tutto da fare dalla A alla Z, quanto grande è la tua rabbia, la tua negatività? 
E quanto male puoi fare intorno? 
- A te stessa, sentendoti pure in colpa di non riuscire a fare tutto; e sentendoti in colpa di sentirti in colpa, visto che tutti dicono che ti devi volere bene e mettere te stessa al primo posto, e tu invece stai urlando dopo aver inciampato in qualcosa nell'andito, tanto che i vicini ti sentiranno per forza, e che sentano pure e se ne vadano ***. 
- Ai bambini, che tra l'altro non vedono l'ora di vederti ed hanno la mission dichiarata di assalirti con 1000 richieste arretrate, cibo, monetine per il salvadanaio, domande, racconti, un litigio in corso, e confessioni di guai combinati nel frattempo ( tipo la rottura di un oggetto. Tuo ).
- Al marito. Quale marito ?  La batteria è completamente scarica, dove le trovi le forze per " fare la moglie " ?
Lascio alla tua libera interpretazione il significato di questa frase.
Hai mai visto la serie " Il mondo secondo Jim " con Jim Belushi e Courtney Thorne-Smith ? Se si, forse ricorderai la puntata in cui dopo aver trottato tutto il giorno, e aver finalmente messo a dormire i 3 figli a letto, crollano sul divano e uno dice:" facciamo sesso? " E nessuno dei due si muove :) 
Come tutte le cose divertenti raccontate in forma scritta, faceva ridere solo se vista. Ecco perché i libri di barzellette sono davvero patetici.
Ma veniamo al dunque.
Perché scrivo tutte queste cose ? 
Perché ci tenevo a dirle.
Qualcuno dovrà pur dirle. 
Se sei qui attirata dal titolo, non temere, non ho messo un titolo per un altro. 
Semplicemente, prima di parlare in maniera astratta di tante cose interessanti, come l'autostima, le emozioni, la realizzazione di se stessi, la felicità, è importante fare il punto della situazione.
Perché ci interessa così tanto questa tanto chiacchierata " crescita personale " ? 
Cos'è ? 
A cosa serve ?
Cosa ci manca e speriamo di trovare ? 
La strada si fa lunga, e non posso certo scrivere tutto in un'unico post.
Continua a seguirmi se pensi ti potrò essere utile.
Se hai letto fin qui, bé, ti voglio bene.
Sara 

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