26 gen 2020

E' tardi ?




E' davvero troppo tardi ? 
 " A qualsiasi età io sono già fuori mercato " (Caparezza ).

- Per trovare lavoro. 

- Per fare un corso professionale, perché i corsi per adulti in Italia (a differenza del resto del mondo civile) non li hanno ancora nemmeno pensati. ( la riconversione professionale non è per tutti; l'altro giorno ho visto un corso di pasticciere, 4 mesi, 12.000 euro. Più iva).
- Per sposarti.
- Per fare un figlio.
- Per scrivere il tuo libro.
- Per imparare a suonare il piano.
- ... Quello che stai pensando.
- Per ridere ed essere felice. O almeno soddisfatta.
Questo messaggio è forte, e passa, subdolo come un serpente. 
Del resto è più che un messaggio, è anche un dato di fatto. 
Noto limiti di età da tutte le parti, a volte non li vedi, ma poi alla fine ci sono, un filo teso a farti da sgambetto.
Alla faccia delle pari opportunità, cui tra l'altro c'è nientemeno che un ministero apposito. 
Chi non è d'accordo, è perché non ha modo di trovarseli davanti, questi limiti per raggiunta età. 
In questo caso, ci sono due spiegazioni: 
 è un sistemato cui non serve un piano B, oppure un rassegnato, che a forza di sbattere il muso in muri che non dovrebbero esistere, sta perdendo la speranza di farcela. 
Non dobbiamo cascarci.
Ho due storie per te, assolutamente meravigliose, che riguardano due persone molto famose: uno scrittore e un regista.
Prima storia:
Carlo Lorenzini, noto ai posteri come Carlo Collodi, era uno scrittore, un buon scrittore, uno di quelli che non sarebbe passato alla storia. 
Il buon Carlo si guadagnava da vivere onestamente, scrivendo racconti, articoli, di tutto un po', nel frattempo che regalava a sua moglie ben 10 figli e che partecipava a entrambe le 2 guerre di indipendenza. 
Insomma non si annoiava mai. 
A 50 anni, la prima commissione davvero degna di nota: la traduzione delle fiabe di Perrault e altre, dal francese, che compongono I racconti delle fate, stampati ancora oggi, ed ancora oggi gradevolissimi.
Ma nemmeno una traduzione eccellente ti può rendere famoso, tradotto in tutto il mondo, amato da intere generazioni, con versioni cinematografiche e animate. 
Può farlo però il capolavoro, scritto a 55 anni: Pinocchio.
Collodi fino a 55 anni di fatto non era nessuno ! 
E nemmeno allora fu acuto giudice della sua opera, definita una "bambinata". 
Quanto sarebbe sorpreso di vedere le ristampe, ogni anno, a distanza di oltre 150 anni dalla prima edizione.

Quindi: se pensi sia tardi per iniziare qualcosa che hai nel cuore, non cascarci, inizia e chissà cosa capiterà.


Seconda storia:

Ci raccontano i biografi che Steven Spielberg fin da bambino volesse proprio, indovina un po'?  fare il regista. 
Iniziò a girare i primi cortometraggi in casa, con i suoi familiari e la sua 8 mm.
A 18 anni gira il suo primo lungometraggio, e cerca di entrare alla scuola di cinema University of Soughern California, per ben 2 volte, ma niente di fatto. 
Candidatura respinta. 
Si iscrisse altrove, per ripiego, a studiare altro, ma  dopo 3 anni lasciò e non conseguì la laurea. 
Vi pare che Spielberg potesse perdere tempo con studi di ripiego? No, appunto.
Aveva una carriera da costruire, e che carriera. 
Tuttavia, anche se sei il regista, di fatto, migliore al mondo, puoi sentire un sassolino nella scarpa.
Nel 2002 si riscrisse da privatista, e nel 2003 prese la laurea dopo ben 33 anni dall'abbandono dei banchi universitari.
Indovina un po'? 
A 55 anni.
Ha dichiarato di averlo fatto per "dare il buon esempio ai suoi 7 figli". 
Dopo 4 Oscar. 
Spielberg, che non doveva dimostrare niente a nessuno, ha tolto il libretto dal cassetto.
Nello spazio lasciato dal libretto ci ha messo: 
quel pò di imbarazzo nel doversi affiancare alla consegna della laurea a ragazzi di 24 anni, e  quell'orgoglio stupido che tanto rovina e impedisce di fare la cosa giusta. 

Conclusione: 

Non caschiamoci, non è troppo tardi. 
A qualcuno fa comodo farcelo credere.
Io non ci casco, e tu ? 
A presto 
Sara 



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