Nuova rubrica:
Grandi donne. Tenaci,uniche, coraggiose, libere.
Tratto dalle monografie edite da RBA Italia. Edizione originale: Grandes mujeres.
In questa rubrica vi voglio raccontare tante donne forti, che non si sono limitate a lamentarsi, ma hanno agito, talvolta anche in contesti davvero difficili, sfidando lo status quo e lasciando un segno vero nella storia.
Spero la scoperta di queste donne, con tutte le loro sfide, fallimenti e conquiste, possa essere di ispirazione per tutte noi.
La rubrica uscirà ogni 2 settimane circa.
Iniziamo da...
JANE AUSTEN
Nasce nel 1775, in Inghilterra, figlia di un pastore di una piccola parrocchia di campagna, e di una madre legata all'aristocrazia, ma non in maniera sufficiente da avere grandi rendite. Jane ha una sorella, Cassandra, cui è legatissima, e 5 fratelli.
Cresce circondata dai libri della biblioteca paterna, cui ha accesso, una cosa non scontata all'epoca per una femmina, e scrive racconti e piccole commedie teatrali che si diverte a portare in scena in famiglia, con Cassandra e gli altri fratelli.
Tuttavia stiamo parlando della fine del 1700, e per una ragazza dell'epoca c'è un solo modo di vivere: fare un buon matrimonio.
Jane però non vuole accettare un matrimonio qualsiasi, contratto solo per interesse; ha inoltre un vero talento per la scrittura, che desidera coltivare, e sa che sposandosi e avendo figli, non avrebbe mai più il tempo e il modo per farlo.
E' intelligente, circondata da manuali di galateo e comportamento per signorine che consigliano, sopra ogni cosa di nascondere la propria intelligenza ed eventuale istruzione davanti a qualsiasi uomo, di essere sempre modeste e sottomesse.
Sempre che si volesse trovare marito, si intende.
E senza marito all' epoca, si doveva, di fatto, vivere alle spalle di fratelli o altri parenti. Per legge non si poteva nemmeno ereditare uno spillo !
Ma i tempi stavano cambiando, le acque iniziavano a muoversi: nel 1792 Mary Wollstonecraft ( arriverà anche lei in Rubrica) scrive il Rivendicazione di diritti della donna, un vero manifesto che rivendicava l'uguaglianza della donna in un'epoca in cui era un'idea ragionevole quanto un viaggio sulla luna.
Questo è coraggio ! Il Girl Power nasce da qui.
Intanto Jane e Cassandra vengono mandate in un collegio piuttosto squallido, poca istruzione e molta malnutrizione, e contraggono il tifo. Per fortuna si salvano, e ritornano in famiglia.
La penna e la fantasia di Jane però non vengono compromesse: scrive La bella Cassandra, e La storia d'Inghilterra, in cui la sua penna è sottilmente, ma nemmeno tanto, critica e satirica, e in seguito Lady Susan.
A 19 anni decide di diventare una scrittrice " vera ", nonostante alla fine del 1700 le scrittrici dovessero ancora inventarle. Qualche coraggiosa pubblicava in forma anonima o sotto nome maschile. Suo padre la appoggia comunque, crede nel suo talento; tanto che Jane possiede una scrivania tutta sua, dotata di cassetti con chiave. Inizia la stesura di Elinor e Marianne, che diventerà poi Ragione e sentimento.
Nel frattempo, ad un ballo tra i tanti che frequentava per trovare marito, conosce tale Tom Lefroy, l'attrazione c'è, ma il vil denaro comanda spesso, quasi sempre, e così nulla di fatto: niente matrimonio. Tom deve provvedere a ben 5 sorella, e non può permettersi di sposare una ragazza senza dote. Jane, pur capendo, ci rimane maluccio.
Inoltre la condizione economica della famiglia precipita, e, oppresso dai debiti, il padre di Jane decide di trasferirsi in una casa molto più piccola, in un'altra città. Vende tutti i suoi averi, la canonina resta al figlio maggiore, James.
Jane soffrì molto per questo cambiamento, amava la sua casa, i suoi libri, (più di 500! ) il pianoforte, e per di più non le piaceva vivere a Bath.
Le restò solo lo scrittoio, e i suoi manoscritti.
Forse per questo accetta una proposta di matrimonio da un buon partito, di cui non era nè innamorata nè attratta in nessun modo, un fratello minore e goffo di sue amiche.
Ma non sarebbe poi diventata Jane Austen se non avesse ritrattato la mattina dopo, scegliendo, di fatto, il rischio di essere per sempre alle spalle dei suoi familiari. A meno che non potesse mantenersi da sola attraverso la vendita dei suoi romanzi.
In un'epoca in cui i romanzi erano socialmente disprezzati, tanto da essere letti di nascosto, come piano di indipendenza finanziaria, non promette benissimo.
Riesce a completare Susan, che diventerà poi L'abbazia di Northenger, e a venderlo ad un'editore che ne promette la pubblicazione.
Cattivo editore ! Non lo pubblicherà mai, e se lo terrà in ostaggio per 6 anni, fin quando un fratello riesce a ricomprarlo.
Ciò che non uccide rende più forti, e per provare subito questa teoria, il destino mette alla prova la nostra eroina: muore il padre, e la situazione economica peggiora ancora.
Tra un trasloco e l'altro, una cognata che partorisce e l'altra, un pennino e un calamaio, Jane riesce a completare Ragione e sentimento, venderlo e vederlo pubblicato ( scritto da "Lady A."), e così pure Orgoglio e pregiudizio, Mansfield Park, ed infine Emma.
Persuasione e L'abbazia di Northanger verranno pubblicati, con il suo nome, solo dopo la sua precoce dipartita, a soli 41 anni.
In cosa ci ispira questa storia ? Ha qualcosa da dirci dopo 200 anni ?
Le cose sono cambiate sotto tantissimi punti di vista. Le donne oggi possono: ereditare. Non sposarsi. Sposarsi anche senza la firma paterna di consenso. Non avere per forza 10 figli. Lavorare. Guadagnare.
Uscire di casa da sole. E tantissimo altro.
Due cose mi fanno riflettere.
- L'importanza di una famiglia che sostiene le tue aspirazioni. Nessuno è un'isola, siamo sempre influenzate da chi ci vive accanto, e quanto più il rapporto è stretto, più forte è l'influenza, in positivo o in negativo. Ricordiamocene se i nostri figli dovessero avere idee diverse dalle nostre per il loro futuro.
- Jane Austen è morta a 41 anni! Non è il caso di continuare a rimandare tutti i sogni, vero ?
Se hai letto fin qui, è una gioia per me, e se lasci un commento, gioia doppia.
La prossima donna coraggiosa e ispirante, fra 2 settimane, sarà Agatha Christie.
Buona giornata
Sara
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